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"...amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda." (Rm 12,10)
Questa pagina sia di incoraggiamento e sostegno per te, che cammini con noi sulle Sue Vie. Sia uno strumento per scambiarsi idee e condividere progetti, presentando alle altre realtà parrocchiali qualche buona proposta attuata. Se hai esperienze da condividere, scrivici cliccando qui |
Insieme... per veder fiorire idee e progetti
Ecco alcuni incontri svolti e attività realizzate da vari accompagnatori dei ragazzi.
- MISSION -OBIETTIVO: Conoscere la realtà delle Missioni. Comprendere che ognuno ha la propria missione. Incontro per i cresimandi
L'incontro sulle missioni è stato presentato ad un altro gruppo e per l'occasione è stato invitato un genitore del Congo, papà di una delle ragazze, il quale ha raccontato della sua missione: far nascere una bambina durante la guerra civile.
Poi ai ragazzi è stato chiesto di scrivere cosa sia una missione e di mettere i post-it nella valigia: In modo che alla fine la valigia potesse contenere il kit morale del missionario! Concludendo: Ognuno ha la propria missione da scoprire! |
-Dal chicco di grano
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- UN SACCO... DI NULLA -OBIETTIVO: Conoscere la figura di San Francesco
La catechista ha presentato la figura di S. Francesco d'Assisi, utilizzando un sacco di iuta pieno di cose che oggi sembrano indispensabili, ma che hanno il valore di NULLA nel Regno di Dio... Quel sacco pieno di cose, diventerà nel corso dell'incontro, l'abito di S. Francesco, e gli oggetti che conteneva, vengono buttati a terra, come inutili... |
- Prime Confessioni -Nadia ci regala il libretto della celebrazione, realizzato da lei per i bambini della sua parrocchia che hanno celebrato la Prima Confessione. Puoi scaricarlo cliccando sul File
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-Ritiro spirituale
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-Ritiro spirituale
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- L'ESCLUSA -OBIETTIVO: Riflettere sulle possibilità quotidiane di costruire Alleanza tra noi e con Dio.
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-LA RETE DELL'AMICIZIA-La cosa più simpatica che li ha fatti star zitti è stato la preghiera finale, inventata lì per lì con le parole dell'amicizia. Ho buttato giù le carte con le parole (avevo fatto tanti biglietti, uno per ogni parola dell'amicizia) rivolgendole a Gesù. Parole di scusa, grazie, vieni a casa, sono diventate piccole preghiere di lode, di ringraziamento, richiesta di perdono...
2) Con un gomitolo si è costruita la rete anche con genitori e figli. Ad ogni lancio ciascuno diceva al ricevente il gomitolo, perchè era contento della presenza dell'altro dentro la comunità. Al termine si è detto che quel filo che ci unisce si chiama Gesù e si è collegata la rete al Vangelo della "chiamata" concludendo che tutti siamo chiamati a diventare "Pescatori di uomini" Sono uscite bellissime ed emozionanti espressioni di coinvolgimento affettivo e si è rafforzata l'unità del gruppo. |
- VANGELO in 3D -Ecco alcuni cartelloni realizzati dai bambini di prima evangelizzazione per visualizzare vari brani di Vangelo:
Non li hanno solo colorati, ma anche resi tridimensionali utilizzando del materiale di riciclo, che i catechisti avevano preparato da una parte e che loro potevano scegliere e incollare sul cartellone, tra cui: sassi, rametti, pezzetti di carta colorata, stelline, perline, pezzi di stoffa, catenelle, pellicola, alluminio, ovatta, terra, sabbia, fiori, semi, gomitoli di lana, spago, mollettine, carta, cartoncini, porporina, pennarelli e vari tipi di colla. (Ogni bambino è stato lasciato libero di incrementare questi materiali, portandone altri, da lui raccolti) Qualche catechista ha realizzato un cartellone in bianco e nero, in base al Vangelo che voleva utilizzare, altre lo hanno fatto disegnare ai bambini, dopo aver letto il brano biblico, e poi lo hanno fatto costruire ai bambini in 3D. (se vuoi, puoi inviarci una foto della vostra opera) Un'attività ulteriore, che può avere valenza di verifica, si può realizzare dopo aver costruito vari cartelloni, (anche in più incontri): i bambini saranno bendati ed invitati a riconoscere il brano del vangelo raffigurato su ogni cartellone, esclusivamente con il tatto, per poi rinarrarlo. Questa attività può anche essere svolta come gioco a squadre. Vince la squadra che saprà raccontare il brano del vangelo indovinato. |
- LE BEATITUDINI -Condivido l'incontro tenuto con i ragazzi di prima media sul tema delle Beatitudini, in cui ho utilizzato un Power-point che allego. I ragazzi hanno molto apprezzato i volti dei personaggi, dei quali avevano già trattato a scuola.
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-LA STORIA DELLA SALVEZZA-Con il gruppo dei ragazzi di prima media, che noi abbiamo chiamato Gruppo Gerusalemme, stiamo ripercorrendo le tappe della Storia della Salvezza. Oggi abbiamo fatto un book che sintetizza il percorso che abbiamo fin qui svolto tutto in video-chiamata da casa
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-AVVENTO-ANNO LITURGICO-
Un'amica catechista ci propone 4 files in PowerPoint per presentare ai ragazzi l'Avvento, l'Anno Liturgico e le modifiche introdotte sul nuovo Messale -2020
Durante le 4 settumane di Avvento Ivana spiega i temi evangelici delle 4 domeniche, in sottofondo alle immagini mentre Martina (17 anni) le fa scorrere.
Per la spiegazione della corona d'avvento le due catechiste hanno utilizzato un video tutorial preso da Youtube, che descrive come costruire il muretto a scalini e la sentinella. Tempo totale di ogni incontro: 40 minuti #avvento #natale
Durante le 4 settumane di Avvento Ivana spiega i temi evangelici delle 4 domeniche, in sottofondo alle immagini mentre Martina (17 anni) le fa scorrere.
Per la spiegazione della corona d'avvento le due catechiste hanno utilizzato un video tutorial preso da Youtube, che descrive come costruire il muretto a scalini e la sentinella. Tempo totale di ogni incontro: 40 minuti #avvento #natale
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-I DONI DELLO
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i_doni_dello_spirito_santo.pdf | |
File Size: | 1030 kb |
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-IL SEME-
Alcuni accompagnatori, durante un incontro di catechesi, hanno donato ai partecipanti
(in questo caso adulti, ma potrebbe andar bene per varie fasce d'età)
una scatola con dei semi di verbena, che nel linguaggio dei fiori è chiamata anche ERBA-SACRA:
Una leggenda narra che fu utilizzata sul Monte del Calvario per cicatrizzare le ferite di Gesù Crocefisso, ed ancora oggi, nella liturgia della festività dedicata all'Assunzione di Maria, viene utilizzata per benedire le chiese.
Poi hanno chiesto loro di piantare i semi in un vaso, curarli e monitorarne la crescita.
Negli incontri successivi gli accompagnatori hanno invitato i partecipanti a condividere l’esperienza, anche con fotografie e riflessioni, e hanno utilizzato la catechesi tradizionale relativa a vari brani biblici che parlano del seme (vedi elenco allegato) utilizzando alcune citazioni, come innesco della fase espressiva.
(in questo caso adulti, ma potrebbe andar bene per varie fasce d'età)
una scatola con dei semi di verbena, che nel linguaggio dei fiori è chiamata anche ERBA-SACRA:
Una leggenda narra che fu utilizzata sul Monte del Calvario per cicatrizzare le ferite di Gesù Crocefisso, ed ancora oggi, nella liturgia della festività dedicata all'Assunzione di Maria, viene utilizzata per benedire le chiese.
Poi hanno chiesto loro di piantare i semi in un vaso, curarli e monitorarne la crescita.
Negli incontri successivi gli accompagnatori hanno invitato i partecipanti a condividere l’esperienza, anche con fotografie e riflessioni, e hanno utilizzato la catechesi tradizionale relativa a vari brani biblici che parlano del seme (vedi elenco allegato) utilizzando alcune citazioni, come innesco della fase espressiva.
il_seme.pdf | |
File Size: | 207 kb |
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preghiera_seme.pdf | |
File Size: | 54 kb |
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-LA CIURMA-
Diventare la ciurma di Gesù, per seguire in alto mare il nostro capitano: imparare a fidarci di Lui anche in mezzo alla tempesta, "perché Lui conosce ogni rotta!" e così sperimentare che possiamo prendere il largo con tranquillità quando Lui è sulla barca con noi....
Questo l'OBIETTIVO descritto dalla nostra piccola ciurma, che per un intero anno ha tolto l'ancora e spiegato le vele ad ogni incontro di catechesi, imparando a collaborare e acquisire il senso di squadra.
Le catechiste Benedetta e Debora, con altre 4 giovani ragazze dell'equipe, hanno costruito la nave con del legno compensato, (copiandola da quella realizzata dalle suore salesiane di Tivoli) i cappelli e gli altri accessori per i piccoli pirati, e organizzato una CACCIA AL TESORO a tappe, con cui hanno coinvolto i bambini in attività, quiz, drammatizzazioni del Vangelo, ecc. (sempre finalizzati alla catechesi che il sussidio di volta in volta richiedeva), in modo che ad ogni incontro la ciurma acquisisse un pezzo della Mappa, che rendeva sempre più vicino il misterioso tesoro finale:
L'Amore di Gesù per tutti noi.
Questo l'OBIETTIVO descritto dalla nostra piccola ciurma, che per un intero anno ha tolto l'ancora e spiegato le vele ad ogni incontro di catechesi, imparando a collaborare e acquisire il senso di squadra.
Le catechiste Benedetta e Debora, con altre 4 giovani ragazze dell'equipe, hanno costruito la nave con del legno compensato, (copiandola da quella realizzata dalle suore salesiane di Tivoli) i cappelli e gli altri accessori per i piccoli pirati, e organizzato una CACCIA AL TESORO a tappe, con cui hanno coinvolto i bambini in attività, quiz, drammatizzazioni del Vangelo, ecc. (sempre finalizzati alla catechesi che il sussidio di volta in volta richiedeva), in modo che ad ogni incontro la ciurma acquisisse un pezzo della Mappa, che rendeva sempre più vicino il misterioso tesoro finale:
L'Amore di Gesù per tutti noi.
-UN ALBERO VIVO E VEGETO-OBIETTIVO: Conoscere le nostre radici cristiane e riconoscerci attualmente "rami" vivi di un albero antico.
Dopo aver costruito insieme l'albero genealogico del popolo di Dio, i ragazzi hanno mimato le fronde dell'albero con le proprie braccia e riflettuto insieme sul ruolo di ognuno, come linfa vitale che ancora oggi prosegue la sequela. Altri spunti di riflessione si aggiungeranno, parlando, con creatività, di: INNESTI, quando si cura POTATURE, quando si toglie il male STAGIONI, fasi che ci rinnovano GERMOGLI, novità che rigenerano CICLI VITALI, cambiamenti utili FOGLIE SECCHE, i nostri defunti.... ma sono solo alcuni esempi... |
-PASTA DI BICARBONATO-Ricetta della pasta di bicarbonato, chiamata anche porcellana fredda.
dosi: - Una tazzina da caffè di Maizena (amido di mais) - Due tazzine di bicarbonato - Una tazzina e un pò (un dito in piu) di acqua. In un pentolino di acciaio si amalgamano gli ingredienti a fuoco basso, mescolando sempre. Deve addensarsi e compattare. Toglierla dal fuoco, aspettare che si raffreddi e impastarla con le mani. Quando si è raffreddata, avvolgerla nella pelliccola e lavorarla almeno dopo 12 ore. Dopo aver realizzato i vostri oggetti, richiudetela sempre nella pellicola. Durante l'asciugatura si deve girarli di tanto in tanto e lavorarci quando sono completamente asciutti. Per colorare la pasta si possono usare gli acquerelli. Colorare ciò che si vuole realizzare e poi iniziare a dare la forma. Per attaccare i vari elementi usare la colla vinilica (vinavil) perché asciugandosi diventa trasparente. |
- EMOZIONI...
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-IN VIAGGIO- |
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-DIO CONOSCE IL MIO NOME-La catechista ci regala le immagini del lavoro svolto con un gruppo di bambini di 7 anni.
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-LE PROFONDITÀ DEL CUORE-Le catechiste c'inviano un'attività svolta con un gruppo di ragazzi di 10/11 anniOBIETTIVO: Riflettere sull'importanza dell'intenzione profonda che ci muove. Conoscere la figura di Davide |
- LA MADRE DI GESÙ - |
-LA STORIA DI GESÙ-Alcune catechiste ci segnalano un film che è molto piaciuto ai bambini dai 9 ai 13 anni, in quanto narrato proprio da bambini. Il film è stato preceduto da un breve e divertente gioco di movimento, e dall'introduzione del sacerdote
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Per apertura del mese dedicato a Maria,
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Inviaci le foto dei tuoi lavori e li vedrai pubblicati qui.
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QUIZ, CRUCIVERBA E GIOCHI SUI VANGELITroverete altri quiz interattivi nelle prime Schede sul Vangelo della Domenica, pubblicate sulla pagina
LE FAMIGLIE RACCONTANO del nostro sito. Potete scegliere o creare dei Quiz, entrando e registrandovi nel seguente sito |
Vi segnaliamo un blog in cui potete trovare un elenco di #film, suddivisi per tematiche.
https://www.cinemaepsicologia.it/film-tematici/ Ecco anche alcuni titoli di film per riflettere con i ragazzi di scuola media: Film di Fantascienza
Film sulla famiglia, molto divertenti, con qualche spunto di riflessione ad esempio sulla figura del padre:
Altri film adatti a ragazzi dai 12 anni in sù:
Film sullo sport:
Film sulla musica:
Altri temi:
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- IL PADRE NOSTRO -
Si avvicina la festa del papà, si mostra ai ragazzi la foto con la scritta "Papà, parlami di te" poi ognuno si chiede: se immagino di esser io e il mio papà, come mi sento? Cosa vorrei chiedergli? Quale complimento vorrei fargli? E lui cosa mi dice? Come mi fa capire che sono importante per lui? Scrivono tutto e chi vuole lo condivide.
La catechista ricorda che Gesù ha detto che suo Padre è anche nostro Padre quindi pregare è stare con lui, parlare con Lui e ascoltare nel cuore cosa mi dice..... Si può proseguire spiegando brevemente le frasi del Padre Nostro. |
Ti racconto un'esperienza:
Un bambino con DIFFICOLTÀ, nel gruppo di catechismo
"Da due anni seguo come catechista, un bambino che ora ha 11 anni, affetto da disturbi comportamentali che ne compromettono spesso le relazioni sociali.
Dopo aver parlato con la mamma che non ha saputo precisare la diagnosi, dal momento che nessun medico ne ha ancora elaborata una, ho cercato di capire insieme a lei quale potesse essere il modo migliore per rapportarmi con lui
Mi ha spiegato che:
Sempre confrontandomi con la mamma e secondo le indicazioni della psicologa che lo segue ho cercato di lavorare insieme a lui, spesso anche rinunciando a tenere l'incontro che ho affidato alle mie compagne. Ho sempre cercato di farlo interagire con gli altri chiedendo le sue impressioni sull'argomento e cercando di convincerlo ad ascoltare anche i suoi compagni
Nei momenti di stanchezza mentre gli altri continuano il dialogo con le altre catechiste, lui svolge un cruciverba o un puzzle che prendo da internet preventivamente e sempre inerente l'argomento trattato, così da tenere viva la sua attenzione, senza scaricare la sua iperattività sul resto del gruppo.
I bambini lo conoscono e cercano di essere pazienti, anche aiutati da noi che spieghiamo e rispieghiamo all'infinito come si sta in un gruppo e come s'impara a sopportare anche l'altro con i suoi limiti e le sue difficoltà.
Per insegnargli ad essere autonomo, la mamma non lo accompagna e quindi appena arriva al catechismo gli va ricordato di telefonarle con il suo cellulare alla mamma, che viene poi a prenderlo a fine incontro.
Ha un occhio di vetro e quindi a volte quando compare un leggero arrossamento, lo accompagno al bagno per rinfrescarlo con un po' d'acqua.
Ho guadagnato la sua fiducia con dimostrazioni di amicizia e di affetto, come ho sempre fatto anche con i miei figli. Mi sono presa cura di lui come farebbe una qualsiasi madre
e perciò da madre ...
… l'ho aiutato a comprendere gli argomenti attraverso disegni da colorare o giochi;
mi sono messa in ascolto delle sue ansie e paure per dargli sicurezza così da poterle affrontare;
l'ho motivato facendogli capire che la sua intelligenza gli avrebbe permesso di raggiungere
traguardi importanti;
gli ho dato incarichi come li avrei comunque assegnati anche agli altri.
Ha partecipato al ritiro della prima Comunione, scrivendo anche la lettera di ringraziamento per i suoi genitori.
Il giorno che ha ricevuto il Sacramento ha fatto l'offertorio insieme ai suoi compagni. Ha pregato, cantato, partecipato sempre guardandomi per essere rassicurato. Quest'anno si è iscritto al Dopo Comunione. Fa il Ministrante tutte le domeniche. Segue un corso di calcio amatoriale organizzato all'interno della nostra parrocchia.
Ovviamente partecipa agli incontri con me e questo potrebbe anche essere un errore: quindi cerco di non rendere troppo stretto il legame facendogli capire che io sono sua amica, ma la parola dei suoi genitori è più autorevole della mia. E soprattutto cerco sempre di fare in modo che interagisca con tutti gli altri
Così non ha più fatto assenze perché si è sentito accettato, anche se spesso si distrae facendo distrarre anche gli altri.
Per riportare la situazione a regime noto che ogni volta è importante trovare l'aggancio che desta l'interesse di tutti, anche con un gioco fatto di indovinelli oppure quiz la cui soluzione porta sempre al passo del Vangelo trattato.
I giochi di logica vanno per la maggiore e li cerco sui siti internet. Ci vuole solo tempo perché niente accade per magia.
Finisco il venerdì alle 18 e già mentre torno a casa e fino al venerdì successivo ripenso alle impressioni ricevute e mi metto a lavorare per trovare nuovi spunti che possano incuriosire la mente di questi bambini molto svegli ed esigenti perché figli dell'era tecnologica.
I sussidi e le guide che abbiamo a disposizione in parrocchia sono vecchi, privi di fantasia ed evito di utilizzarli perché ho l'impressione che i bambini si annoino; loro vengono da scuola stanchi, affamati e con tanta voglia di scaricarsi.
Quindi mi metto a tavolino a cercare storie accattivanti per bambini, perché i racconti sono come le Parabole di Gesù e si ricollegano alla vita che loro conducono, ai problemi che incontrano a scuola, alle difficoltà nel rapporto con i coetanei, al confronto con gli altri troppo spesso distruttivo
Così la sera, cerco, modifico, invento storie – giochi – quiz- scherzi con le parole che poi ritornano sempre al Vangelo, modifico o invento racconti con bambini protagonisti ricordandomi anche dei problemi che hanno dovuto affrontare e che ancora affrontano i miei figli.
Ascolto tanto quello che mi raccontano queste creature, perché tutti loro hanno bisogno di essere ascoltati: il mondo non lo fa.
Così escono fuori storie di vita che io trasformo in parabole e preghiere.
E spendo tanti soldi in fotocopie in modo che tutti possano averle e chiedo loro di conservarle come doni per loro.
Non sempre però il mio sforzo viene apprezzato e così a volte le mie fotocopie tornano a casa... magari perché in equipe si è scelta un'attività della guida; ma se, come spesso accade, i bambini dimenticano a casa il materiale didattico, allora ricorriamo alle mie proposte... ed io ho l'impressione che i bambini dimenticano la cartellina a casa volontariamente, proprio per sentirsi più liberi e creativi.
Un altro problema, secondo me, è quello di dividere i bambini in gruppi perché ho l'impressione che preferiscono stare insieme
Ho provato a tenerli uniti (sono 25) facendo un incontro nel salone grande parrocchiale
Tutti i bambini erano più contenti. Ma questo lavoro richiede uno sforzo maggiore e così purtroppo si è dovuti tornare alla divisione in classi.
Vorrei insistere su questa strategia per cercare risultati migliori. Abbiamo anche effettuato un percorso misto, con iniziali gruppi separati e la riunione di tutti i bambini nella fase finale dell'insegnamento attraverso un gioco di gruppo.
I risultati ottenuti sono semplicemente i frutti dell'amore, l'amore di Dio che attraverso noi passa al nostro prossimo: dobbiamo dedicare tempo all'altro e ascoltarlo senza giudicarlo, ed è quello che faccio.
Dopo aver parlato con la mamma che non ha saputo precisare la diagnosi, dal momento che nessun medico ne ha ancora elaborata una, ho cercato di capire insieme a lei quale potesse essere il modo migliore per rapportarmi con lui
Mi ha spiegato che:
- va incoraggiato a responsabilizzarsi e ad essere più autonomo;
- va aiutato a controllare quegli stati d'animo che lo agitano;
- non va obbligato a leggere o scrivere, ma è bene assecondarlo nei lavori manuali o nel disegno che predilige sempre rispettando i suoi tempi molto labili;
- è bene sempre fargli capire che le dimostrazioni di affetto vanno controllate perché spesso i suoi abbracci o le sue effusioni sono esagerate e non sempre riesce a moderare la sua forza che potrebbe essere fraintesa;
- va incoraggiato ad inserirsi nel gruppo perché spesso si isola oppure non partecipa ai giochi collettivi
Sempre confrontandomi con la mamma e secondo le indicazioni della psicologa che lo segue ho cercato di lavorare insieme a lui, spesso anche rinunciando a tenere l'incontro che ho affidato alle mie compagne. Ho sempre cercato di farlo interagire con gli altri chiedendo le sue impressioni sull'argomento e cercando di convincerlo ad ascoltare anche i suoi compagni
Nei momenti di stanchezza mentre gli altri continuano il dialogo con le altre catechiste, lui svolge un cruciverba o un puzzle che prendo da internet preventivamente e sempre inerente l'argomento trattato, così da tenere viva la sua attenzione, senza scaricare la sua iperattività sul resto del gruppo.
I bambini lo conoscono e cercano di essere pazienti, anche aiutati da noi che spieghiamo e rispieghiamo all'infinito come si sta in un gruppo e come s'impara a sopportare anche l'altro con i suoi limiti e le sue difficoltà.
Per insegnargli ad essere autonomo, la mamma non lo accompagna e quindi appena arriva al catechismo gli va ricordato di telefonarle con il suo cellulare alla mamma, che viene poi a prenderlo a fine incontro.
Ha un occhio di vetro e quindi a volte quando compare un leggero arrossamento, lo accompagno al bagno per rinfrescarlo con un po' d'acqua.
Ho guadagnato la sua fiducia con dimostrazioni di amicizia e di affetto, come ho sempre fatto anche con i miei figli. Mi sono presa cura di lui come farebbe una qualsiasi madre
e perciò da madre ...
… l'ho aiutato a comprendere gli argomenti attraverso disegni da colorare o giochi;
mi sono messa in ascolto delle sue ansie e paure per dargli sicurezza così da poterle affrontare;
l'ho motivato facendogli capire che la sua intelligenza gli avrebbe permesso di raggiungere
traguardi importanti;
gli ho dato incarichi come li avrei comunque assegnati anche agli altri.
Ha partecipato al ritiro della prima Comunione, scrivendo anche la lettera di ringraziamento per i suoi genitori.
Il giorno che ha ricevuto il Sacramento ha fatto l'offertorio insieme ai suoi compagni. Ha pregato, cantato, partecipato sempre guardandomi per essere rassicurato. Quest'anno si è iscritto al Dopo Comunione. Fa il Ministrante tutte le domeniche. Segue un corso di calcio amatoriale organizzato all'interno della nostra parrocchia.
Ovviamente partecipa agli incontri con me e questo potrebbe anche essere un errore: quindi cerco di non rendere troppo stretto il legame facendogli capire che io sono sua amica, ma la parola dei suoi genitori è più autorevole della mia. E soprattutto cerco sempre di fare in modo che interagisca con tutti gli altri
Così non ha più fatto assenze perché si è sentito accettato, anche se spesso si distrae facendo distrarre anche gli altri.
Per riportare la situazione a regime noto che ogni volta è importante trovare l'aggancio che desta l'interesse di tutti, anche con un gioco fatto di indovinelli oppure quiz la cui soluzione porta sempre al passo del Vangelo trattato.
I giochi di logica vanno per la maggiore e li cerco sui siti internet. Ci vuole solo tempo perché niente accade per magia.
Finisco il venerdì alle 18 e già mentre torno a casa e fino al venerdì successivo ripenso alle impressioni ricevute e mi metto a lavorare per trovare nuovi spunti che possano incuriosire la mente di questi bambini molto svegli ed esigenti perché figli dell'era tecnologica.
I sussidi e le guide che abbiamo a disposizione in parrocchia sono vecchi, privi di fantasia ed evito di utilizzarli perché ho l'impressione che i bambini si annoino; loro vengono da scuola stanchi, affamati e con tanta voglia di scaricarsi.
Quindi mi metto a tavolino a cercare storie accattivanti per bambini, perché i racconti sono come le Parabole di Gesù e si ricollegano alla vita che loro conducono, ai problemi che incontrano a scuola, alle difficoltà nel rapporto con i coetanei, al confronto con gli altri troppo spesso distruttivo
Così la sera, cerco, modifico, invento storie – giochi – quiz- scherzi con le parole che poi ritornano sempre al Vangelo, modifico o invento racconti con bambini protagonisti ricordandomi anche dei problemi che hanno dovuto affrontare e che ancora affrontano i miei figli.
Ascolto tanto quello che mi raccontano queste creature, perché tutti loro hanno bisogno di essere ascoltati: il mondo non lo fa.
Così escono fuori storie di vita che io trasformo in parabole e preghiere.
E spendo tanti soldi in fotocopie in modo che tutti possano averle e chiedo loro di conservarle come doni per loro.
Non sempre però il mio sforzo viene apprezzato e così a volte le mie fotocopie tornano a casa... magari perché in equipe si è scelta un'attività della guida; ma se, come spesso accade, i bambini dimenticano a casa il materiale didattico, allora ricorriamo alle mie proposte... ed io ho l'impressione che i bambini dimenticano la cartellina a casa volontariamente, proprio per sentirsi più liberi e creativi.
Un altro problema, secondo me, è quello di dividere i bambini in gruppi perché ho l'impressione che preferiscono stare insieme
Ho provato a tenerli uniti (sono 25) facendo un incontro nel salone grande parrocchiale
Tutti i bambini erano più contenti. Ma questo lavoro richiede uno sforzo maggiore e così purtroppo si è dovuti tornare alla divisione in classi.
Vorrei insistere su questa strategia per cercare risultati migliori. Abbiamo anche effettuato un percorso misto, con iniziali gruppi separati e la riunione di tutti i bambini nella fase finale dell'insegnamento attraverso un gioco di gruppo.
I risultati ottenuti sono semplicemente i frutti dell'amore, l'amore di Dio che attraverso noi passa al nostro prossimo: dobbiamo dedicare tempo all'altro e ascoltarlo senza giudicarlo, ed è quello che faccio.